Campagna per la Liberazione di Marwan Barghouti e dei prigionieri palestinesi Dicembre ’25

Come associazione Rete Radié Resch, che fin dagli anni ’60 sostiene la resistenza e la lotta nonviolenta del popolo palestinese, abbiamo prontamente aderito alla CAMPAGNA internazionale per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, tra cui bambini, operatori sanitari, giornalisti, donne e persone con disabilità. Crediamo che la liberazione di Marwan Barghouti – simbolo vivente della lotta per la libertà e l’autodeterminazione del popolo palestinese, e punto di riferimento in grado di riunire le diverse anime di questo popolo – potrebbe segnare un punto di svolta storico, aprendo uno spiraglio verso la consolidazione dello stato palestinese.

La campagna, promossa in Italia da AssoPacePalestina, è stata lanciata in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, sabato 29 novembre.
Marwan Barghouti è in prigione dal 2002. Come denunciano i suoi familiari, la sua vita è in pericolo a causa delle continue torture che continua a subire in carcere da parte delle guardie israeliane, della negazione dell’accesso a cure mediche, dell’alimentazione insufficiente.

Situazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane

Nel corso degli ultimi cinque decenni, secondo l’associazione Addameer per la difesa dei diritti umani, circa un milione di palestinesi sono stati imprigionati o detenuti in Israele, l’equivalente di circa il 20% della popolazione palestinese.
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha imprigionato più di 15.000 palestinesi provenienti da Gaza e circa 20.000 dalla Cisgiordania, di cui 1.560 bambini, 595 donne, 408 medici ed operatori sanitari e 202 giornalisti. Attualmente, ci sono più di 10.000 prigionieri palestinesi in carcere in Israele, compresi circa 500 minori e 27 donne. Circa 300 prigionieri sono stati condannati all’ergastolo e circa 4.000 sono detenuti in “detenzione amministrativa”, una pratica istituita da Israele per detenere i prigionieri palestinesi senza processo, senza un’accusa specifica e spesso senza accesso ad un avvocato.

I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane vivono in condizioni disumane, sottoposti sistematicamente a tortura, compresa la violenza sessuale contro donne e uomini, la negazione di cure mediche essenziali, la malnutrizione cronica e condizioni igienico-sanitarie degradanti, che lasciano segni permanenti sul corpo e sulla mente. Tra le situazioni più angoscianti vi sono quelle dei bambini, spesso sottoposti a isolamento, intimidazioni e abusi, privati di ogni tutela.
Inoltre, Israele ha negato l’accesso alle carceri e ai prigionieri palestinesi al Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) e non gli ha più consegnato le liste dei prigionieri, in violazione della Terza e Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 e del diritto internazionale umanitario.

Cosa si propone la Campagna

La campagna si propone di promuovere iniziative finalizzate a:
– sensibilizzare le opinioni pubbliche e le istituzioni italiane, europee e internazionali sulla condizione dei prigionieri palestinesi;
– sollecitare l’intervento dei nostri governi e della comunità internazionale per ottenere:

  1. il rilascio di Marwan Barghouti e di tutti gli altri prigionieri palestinesi
  2. la chiusura dei centri di tortura israeliani
  3. la tutela dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario
  4. la tutela dei diritti dei detenuti (accesso alla difesa, alle cure mediche, a sufficiente cibo e acqua)
  5. l’accesso del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ai prigionieri palestinesi e alle liste dei prigionieri.

 

Da subito, invitiamo ad aderire alla raccolta firme online:
https://www.change.org/p/libert%C3%A0-per-marwan-barghouti-il-nelson-mandela-palestinese
e a diffonderla.