Chi Siamo

ORIGINI E SVILUPPI DELLA RETE RADIÉ RESCH

La Rete Radié Resch è un’Associazione di Solidarietà Internazionale fondata nel 1964 dal giornalista Ettore Masina e da sua moglie Clotilde Buraggi, su ispirazione del prete operaio francese Paul Gauthier. Ettore, Clotilde e Paul si erano incontrati a Nazareth, in Palestina, in occasione del viaggio di papa Paolo VI.

Radié Resch è il nome di una bambina palestinese, morta di polmonite mentre era in attesa di una vera casa; con la famiglia, infatti, viveva in un tugurio a Nazareth. La prima operazione della ReteRR fu quella di finanziare la costruzione di case per famiglie palestinesi a Nazareth e Betlemme.

Seguirono poi operazioni di solidarietà in America Latina e, più recentemente, in Africa, Asia, e anche in Italia. Attualmente seguiamo 24 operazioni in 16 diversi Paesi del mondo.

SCOPO DELLA RETE RADIÉ RESCH

Le donne e gli uomini che aderiscono alla Rete Radié Resch riconoscono che dal modello di sviluppo occidentale derivano sfruttamento e impoverimento di popolazioni e comunità nel Sud del mondo e, sempre più frequentemente, anche negli stessi Paesi occidentali.

A partire da questa consapevolezza, si impegnano ad una “restituzione” a favore di comunità impoverite, perseguendo l’ideale di una concreta giustizia tra gli esseri umani.

La “restituzione” avviene attraverso:

1. il sostegno ad operazioni con comunità di diversi Paesi del Sud del mondo;

2. l’attività di controinformazione per dar voce alle istanze delle comunità con cui siamo in contatto e rendere manifesti situazioni e meccanismi di sfruttamento trascurati dai media.

COME AGISCE LA RETE RADIÉ RESCH

Solidarietà internazionale: L’impegno della Rete Radiè Resch si realizza principalmente attraverso operazioni in diversi Paesi del Sud del mondo. Si tratta di operazioni di sostegno a realtà piccole e significative che si pongono in modo alternativo al modello economico dominante; realtà organizzate e autogestite che lottano nei loro Paesi contro l’impoverimento e l’oppressione, per costruire condizioni di vita più giuste.

Nelle operazioni gli aderenti alla ReteRR sono consapevoli che il supporto economico costituisce il mezzo, non il fine, e che il fine è piuttosto quello di instaurare un processo di crescita reciproco con la comunità in cui l’operazione si svolge.

Per questo, ogni operazione sostenuta dalla Rete nasce su proposta della comunità in cui si svilupperà, utilizza metodi ed energie proprie di questa comunità, è gestita interamente dalla comunità e ha un referente locale appartenente alla comunità.

L’azione di solidarietà include anche operazioni a sostegno di impoveriti di Paesi Occidentali e di coloro che sono costretti ad emigrare a causa della guerra, della fame, dei cambiamenti climatici.

Relazioni e valore delle differenze culturali: La Rete Radié Resch riconosce come fondamentale la relazione tra le persone che ne fanno parte e con le persone delle comunità con le quali e a favore delle quali opera.

La Rete valorizza il patrimonio di conoscenza e gli stili di vita di queste comunità, nella consapevolezza che la diversità dell’altro è ricchezza e scuola di vita. In tal senso, promuove la circolazione in Italia di testimoni provenienti da tali comunità e favorisce viaggi di conoscenza presso di esse.

Attività politica e di controinformazione: La Rete Radié Resch non si riconosce in alcun partito politico. Collabora però con gruppi e associazioni che in Italia e in Europa lavorano per contrastare i meccanismi di ingiustizia su cui si regge il sistema economico, finanziario e militare dominante, con la consapevolezza del significato politico di tale operare.

L’impegno della Rete si sviluppa anche nell’attività di controinformazione (attraverso una lettera-circolare mensile, iniziative pubbliche, seminari e convegni) per dar voce alle istanze delle comunità con cui è in contatto, diffondendo esperienze di lotta contro l’impoverimento e resistenza nonviolenta a situazioni di oppressione, trascurate dai circuiti della comunicazione dei media.

Giustizia e pace: Nella consapevolezza che giustizia e pace sono strettamente correlate, la Rete Radié Resch opera in modo nonviolento.

COSA SIGNIFICA ADERIRE ALLA RETE RADIÉ RESCH

Chi aderisce alla Rete Radié Resch può contribuire in modi diversi:

  • a dar voce “a chi non ha voce”, diffondendo informazioni e testimonianze che arrivano dai referenti delle operazioni che la ReteRR sostiene e da studiosi esperti delle corrispondenti realtà, e partecipando a campagne di sensibilizzazione e appelli in favore di diritti umani (secondo le urgenze/necessità del momento);
  • a sostenere le operazioni con una autotassazione periodica, totalmente libera (anche poco è prezioso!) ma possibilmente costante, per garantire la continuità della collaborazione con le comunità che la Rete si impegna a sostenere.

IL GRUPPO RETE RADIÉ RESCH DI LECCO

A Lecco il gruppo Rete Radié Resch nasce negli anni Settanta grazie alla straordinaria iniziativa e volontà di Mariuccia Buttironi, insegnante dedicata con profonda passione a dare “voce a chi non ha voce”. Più recentemente gli anni del Covid, e anche il passare degli anni per Mariuccia, avevano rallentato l’azione del gruppo nel territorio. Oggi il gruppo Rete Radié Resch di Lecco ha ripreso con energia il suo impegno.

Nel territorio lecchese siamo impegnate/i:

  • a diffondere regolarmente informazioni e conoscenze che offrano l’accesso a diverse realtà del Sud del mondo solitamente trascurate dai media, realtà che conosciamo attraverso le operazioni che la Rete sostiene;
  • a realizzare iniziative pubbliche, con testimonianze di comunità che in diversi paesi del Sud del mondo lottano contro l’impoverimento e oppongono resistenza nonviolenta a situazioni di oppressione;
  • a costruire una rete di collaborazione con le associazioni e le comunità locali con le quali condividiamo valori di giustizia e pace, per dar vita a iniziative comuni capaci di visibilità e ampio coinvolgimento.
 
CARTA DELLA RETE RADIE’ RESCH

Per informazioni più complete scarica la Carta d’Identità della Rete Radié Resch

CARTA RETE RADIE’ RESCH

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE OPERAZIONI SOLIDALI DELLA RETE RADIE’ RESCH

1° CRITERIO: Coerenza con lo spirito della Rete
Fermo restando quanto espresso nella Carta della Rete, tutte le operazioni hanno obiettivi che contribuiscono alla costruzione della giustizia sociale, alla diffusione di una prassi di pace e di sobrietà e alla difesa dell’ambiente vitale.

2° CRITERIO: Primato della relazione
L’esistenza di una relazione è condizione necessaria per l’inizio e la continuazione di un’operazione. La relazione è conoscenza diretta, comunicazione continua e significativa, condivisione, affetto. Alla luce di essa il contributo economico risulta significativo in quanto animato dallo spirito della “restituzione” (vedi Carta della Rete punto 4).

3° CRITERIO: Origine locale
1. L’operazione nasce su proposta della comunità locale e può essere eventualmente supportata dalla collaborazione di persone esterne.
2. Il referente responsabile dell’operazione è del luogo in cui essa si attua o in stretta relazione con essa.
3. L’operazione utilizza quanto più possibile tecniche e metodologie locali.
4. Quando è possibile, conviene che i bonifici eseguiti dalla tesoreria nazionale per il sostegno all’operazione, piuttosto che a singole persone fisiche, siano indirizzati ad un’ associazione che nasca nella comunità per promuovere ed attuare in loco l’operazione. Ciò può meglio garantire trasparenza e continuità.

4° CRITERIO: Sostenibilità
1. L’operazione fa proprio il principio di limite delle risorse nel rispetto della Terra intesa come bene comune (Pacha Mama).
2. L’operazione diventa strumento di sostegno alla comunità che lotta per difendere l’ambiente in cui vive.

5° CRITERIO: Durata e dimensioni
Il criterio generale della durata delle operazioni è la temporaneità. Esso mira a sostenere processi di crescita dell’autonomia e della coscientizzazione politica delle comunità dove le operazioni si attuano, al fine di evitare il rischio della dipendenza dal sostegno che viene offerto loro. In questa logica l’operazione viene verificata generalmente ogni tre anni.
Le operazioni sono preferibilmente “piccole” in relazione allo spirito della Rete.
Questo non esclude che alcune operazioni abbiano assunto durata e dimensione più ampie.

6° CRITERIO: Reperimento delle risorse
1. Le risorse economiche che sostengono le operazioni provengono dall’autotassazione (vedi Carta della Rete punto 10).
Le Reti locali possono autonomamente attuare altre iniziative di raccolta fondi.
2. È importante che, se si interviene a sostegno di gruppi o attività finanziati anche da altri, sia chiaro il compito e la porzione di operazione che la Rete si assume.

7° CRITERIO: Rapporto tra Reti Locali e Rete Nazionale
1. Le operazioni sono assunte dalla Rete nazionale e le Reti locali che le promuovono informano la Rete tutta sull’andamento della relazione e sui risultati in loco dell’azione intrapresa.
2. Il sostegno finanziario è regolato secondo quanto espresso al punto 10 della Carta della Rete.

8° CRITERIO: Operazioni a costo zero
Possono nascere operazioni a costo zero che corrispondano allo spirito della Rete ed ai suoi criteri di solidarietà e non richiedano un supporto economico. Esse consistono nella messa a disposizione di tempo, conoscenze e competenze, a seconda delle proprie capacità e disponibilità.

9° CRITERIO: Operazioni straordinarie ed emergenze
La Rete può intervenire con contributi straordinari a favore delle operazioni in cui si presentino particolari necessità e in caso di emergenze (particolari congiunture politiche, disastri naturali e ambientali o altro) attingendo alla Cassa Comune Nazionale o attraverso versamenti volontari delle Reti locali o dei singoli aderenti.