Aiutiamo i Mapuche aggrediti da incendi devastantiFebbraio ’23

Cile, regione della Araucania.

Le elevate temperature e la prolungata siccità, conseguenza del cambiamento climatico, hanno favorito la propagazione di devastanti incendi. Una situazione che, in questa estate cilena in corso, è diventata drammatica.

Le fiamme hanno incenerito migliaia di ettari di foreste, terreni agricoli, arrivando ai centri abitati.

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza prevedendo aiuti a coloro che sono stati colpiti da tale catastrofe. Non vi rientrano le Comunità Mapuche, millenari abitanti di tali zone.

Profondamente rispettosi dell’ecosistema in cui sono inseriti, i nativi americani, risultano essere i più vulnerabili perché di natura e in natura vivono. Materialmente e spiritualmente.

Distrutto il loro habitat fonte della loro orgogliosa autonomia, oggi la strenue resistenza è ridotta al sottile filo di aiuti che gli permetterà di sopravvivere fino ai frutti futuri di una nuova ricostruzione, eppure…

Leggete le poche righe che seguono di José Nain Perez, animatore e coordinatore di eirca 70 comunità mapuche dell’Auracania. Vi traspare una dignità e una spiritualità incredibili. Nessuna richiesta di soldi.

Solo la preoccupazione di dare una speranza futura possibile alla sua gente. Un popolo, una cultura che, da centinaia di anni, ha compreso che davvero “tutto è connesso” e che abitare la ” Pacha Mama” consiste nel prendersi cura del presente perché abbiamo responsabilità verso il passato ( gli antenati che ce l’hanno consegnata ) e verso il futuro ( i figli, i nipoti e le generazioni a cui la consegneremo).

E desolante il panorama.

Tutta la terra è coperta da un mantello nero che riflette il dolore.

Il dolore di molte famiglie mapuche e non mapuche che hanno perso tutto.

Oggi sono nel villaggio dei miei nonni nella comunità mapuche Pangueco.

Solo il vento mi abbraccia, mentre guardo gli alberi caduti e bruciati che sono soccombuti davanti al fuoco. Non avrei mai pensato di assistere a tante atrocità e disgrazie

La scuola della mia comunità è tornata cenere.

Mai avrei immaginato che le aziende forestali avrebbero bruciato la mia anima e lo spirito dei miei antenati. Il dolore non è quello che ci travolge, è il futuro così incerto che ci riserva alle comunità mapuche. Ogni anno Galvarino brucia in fiamme.

Vi chiedo di non normalizzare questo orrore.

Dai che si puo’ andare avanti. “

Josè Nain Perez

La Rete Radiè Resch sostiene da anni le lotte del popolo Mapuche attraverso una autotassazione periodica e costante. Una restituzione personale agli impoveriti dal nostro stile di vita occidentale e dal rapace modelle economico che abbiamo sposato.

Continueremo a fare la nostra parte ma ci rendiamo conto che il nostro impegno non è al momento sufficiente. Siamo grati a tutti coloro che decideranno di “dar voce a dei senza voce” facendo circolare questo appello e rendendo concreto il valore della solidarietà. Vi riportiamo di seguito gli estremi per un versamento anche piccolo ma comunque significativo.

Iban: IT9410501812101000011997780 intestato a Rete Radié Resch

Causale : Incendi nel territorio Mapuche

 

 

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