L’operazione “Mucche in prestito” viene sostenuta dalla Rete Radié Resch a El Bonete, nella regione di Chinandega, una delle più povere del Nicaragua, dove la popolazione è prevalentemente contadina. La povertà si è incrementata negli ultimi decenni perché il cambiamento climatico, con i fenomeni del “Nino e Nina” (siccità e inondazioni), limita e distrugge semine e raccolti. L’operazione è stata avviata nel 2020 a sostegno del collettivo delle donne ceramiste a fronte della crisi del loro lavoro. Nell’ambito di una delle comunità contadine, queste donne si erano riunite per lavorare la ceramica per produrre filtri (filtron) per potabilizzare l’acqua. Tuttavia, dopo diversi anni di lavoro, la diffusione della plastica come materiale a basso costo per la produzione di contenitori dell’acqua, ha provocato una notevole riduzione di richieste di filtron di ceramica e quindi di lavoro per le ceramiste. Il collettivo delle donne ha allora provato a garantirsi autonomia economica con la lavorazione del frutto di Jicaro, senza successo. Da qui la nuova proposta alla ReteRR, di sostenerle nell’avvio di nuova attività di allevamento di mucche.
L’operazione “Mucche in prestito” è consistita nell’acquisto di 31 mucche, che sono state date in comodato alle 31 famiglie della comunità delle donne ceramiste, con possibilità di riscatto in tre rate distribuite su tre anni. Gloria Chiaratti, referente del progetto, ci ha riferito che l’operazione prosegue con successo: sono nati diversi vitellini che resteranno di proprietà delle famiglie affidatarie. Inoltre, tutte le famiglie sono riuscite a rimborsare la prima rata del prestito e con la quota del rimborso è stato acquistato un toro e creato un fondo per l’affitto di un terreno su cui tutte le mucche potranno pascolare, agevolando così anche la gestione del bestiame e il lavoro del veterinario che deve visitare costantemente gli animali.