Stop Border Violence Febbraio ‘24

Appello per fermare torture e trattamenti degradanti alle frontiere d’Europa

La Rete Radié Resch ha aderito come associazione nazionale all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) ai sensi del reg. UE 2019/788 di raccogliere un milione di firme per poter chiedere all’Unione Europea (UE) azioni concrete che garantiscano il rispetto dell’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE che afferma:

“Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.

Negli ultimi anni assistiamo infatti a un’escalation di violenza intollerabile nei confronti dei migranti, in aperto contrasto con i principi fondamentali della UE. I rapporti di organizzazioni quali Amnesty International e Human Rights Watch, le inchieste giornalistiche e le numerose testimonianze delle vittime raccontano di torture, stupri e minacce nei centri di detenzione della Libia, Paese con cui l’Italia ha stretto accordi per il controllo delle partenze; di condizioni di estremo degrado nei campi in Grecia e in Bosnia; di episodi ripetuti di tortura da parte della polizia croata nei confronti di richiedenti asilo alla frontiera con la Serbia e la Bosnia; di detenzione illegale di migranti in diversi Paesi della UE o finanziati dalla UE; di respingimenti violenti lungo tutte le frontiere d’Europa, e di sospensione di fatto del diritto di richiedere asilo.

L’ICE chiede quindi all’Unione Europea di intervenire con strumenti normativi per porre fine alle continue violazioni dell’art. 4 della Carta dei Diritti Fondamentali. In particolare, chiede di proteggere le persone migranti o richiedenti asilo, attraverso:

  • l’istituzione di meccanismi di monitoraggio volti a rilevare e fermare gli abusi dei diritti fondamentali e gli atti lesivi della dignità umana, tanto alle frontiere che nello spazio europeo;
  • il recesso o la NON stipulazione di accordi internazionali di contenimento dei flussi migratori con Stati terzi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani;
  • la definizione di standard minimi di accoglienza validi per tutti i Paesi membri e per l’intero periodo di permanenza sui loro territori;
  • l’eventuale previsione di sanzioni specifiche in caso di violazione delle normative UE.

Nel sito www.stopborderviolence.org trovate il testo completo dell’iniziativa, che potete scaricare anche in italiano.

Per firmare: https://eci.ec.europa.eu/032/public

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